Quanti fasci di preghiere
nel fango ancora respirano
dolce, inebriante Gaza
coccinella dalle timide ali violate,
culla di spari vigliacchi e tenebrosi?
Ecco, vi è un bambino che sereno
ignaro nuota
tra le braccia d'una fiera mezzaluna,
e ve n'è uno che sul cuore cesella
la fierezza color sofferenza ancestrale
di un'immarcescibile stella di David.
Mai assopito scorgerai lo sguardo
del comune, fraterno cammino
dove rosa a un'altra rosa avvinta
urla Shalom e Inchallah
fiumi figli dello stesso mare
mari dal grembo cesellati
della stessa acqua.
Che il purpureo tramonto sempiterno sorrida
sull'essersi per sempre ritrovati
onde gemelle nel carezzevole oceano di Dio.
Shalom Inchallah.