Sguardo assente, curvo, prono e chino
come lo schiavo di sè stesso, delle proprie colpe, dei troppi errori,
di essere uomo...
quel fantastico concerto di ormoni ed incoscienza
che la natura ha voluto forgiare nella più meschina maniera...
e poi?
Tripudio di pensieri, fonte di energia,
e nasce l'idea, un inno alla follia,
vivere o morire, ho deciso : mi innamoro...
si, nuovamente,
ma in modo diverso, più incosciente,
per schiaffeggiare quell'inutile perla di saggezza che anticipa il declino...
No, io non sarò mai tra i veterani, ma tra i caduti sul campo,
con quello sguardo fiero da angelo che soffre, da bambino mai cresciuto,
in un mondo di marinai senza rotta, accompagnando chiunque,
senza dimenticare che nel mio cielo brillano due stelle