La strada è tetra senza sbocco
tre lampioni ciechi un cassonetto
lattiginoso il cielo qualche fiocco
un gesto ignobile maledetto.
Tra rifiuti ed immondizia una creatura
la mano ancora insanguinata dal cordone
vile tremante immatura
mente depressa senza ragione.
Mondo di dementi insoddisfatti
schiacciati da bieco insulso consumismo
lifting pasticche seni rifatti
smarrimento insicurezza lassismo.
L'abbandono della melanconia
lo sconforto sempre strisciante
società acefala in agonia
irrefrenabile noia nausea costante.
Che pena, un tonfo ferisce il cuore
frigido algido arido
appena sbocciato il tenero fiore
abbandonato piangente ancora madido.