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Morte ai poeti
Hai mai visto uscire poesia da una ferita
o il sole tornare sui suoi passi?
Morte ai poeti e ai loro sogni bianchi e sporchi
Non sarò io a strapparti al tuo dolore
l'avrei fatto con il mio se fosse stato possibile
Se vuoi possiamo bestemmiare insieme
e masticare anima e tabacco
per poi sputarli sul selciato
Possiamo stringerci
perché la notte sia meno fredda
o condividere l'ultima maledetta bottiglia
e fare l'amore per sentirci meno soli
Ma non sarò io a strapparti al tuo dolore
né a raccontarti di albe zuccherose
e fiumi di miele
Se vuoi posso guardarti e vederti
o raccontare storie buffe
per ridere sguaiati
Posso rovistarmi dentro
per vedere se è rimasta
un po' di tenerezza
O sorridere impacciato e danzare
sotto una luna che serva soltanto a fare luce
Posso accendere il fuoco
raccogliere l'acqua piovana
e fingere di non aver paura
Ma non sarò io a salvarti
nè a farti cadere
E non sarai tu a salvare
o a fare cadere me.
Né la poesia
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1 recensioni:
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- Ma è bellissima questa tua poesia. Di solito non mi piacciono quando sono troppo lunghe, perché trovo che perdono d'intensità. La tua no, fino all'ultimo ti afferra alla gola. Ciao e complimenti a rileggerci
- Grazie Silvia e Roberto per i vostri bei commenti, li prendo come un benvenuto
- molto intensa, sono d'accordo con Silvia, quasi una canzone di protesta..
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