I due giovani si guardano
come se non esistesse tempo,
come se un saggio di montagna,
fosse lì per indicar loro la via meno tortuosa.
I due giovani danzatori
hanno un giorno per loro,
delle ore tentatrici,
tenere ore di luce.
Ma la Paura si scaglia contro il loro destino.
Si sa: si fa presto a rinunciare,
quando si è carichi di Timore;
tutto appare inconcludente.
Via da quei monti,
via da quella leggera brezza marina.
Giurate di non ritrovarvi, un giorno,
o il dolore vi assalirà.
Pregano, i giovani amanti danzatori,
affinché i loro cuori non si rapiscano vicendevolmente.
Pregano perché la loro libertà continui inesorabile;
MORIRE D'AMORE: che scandalo, di questi tempi.
"Dormi su di me,
sfiorami i capelli,
accarezzami le guance,
non tediarti mai nel pronunciare il mio nome.
Abbi cura dei tuoi sogni,
ma rendili anche miei."
"Siete forse matti? O forse burloni?
Non si può amare, lo sapete, non ci si può lasciare andare!"