Stanotte per caso t'ho abbracciato
disteso, nel letto addormentato,
svelta, con mano m'hai scostato,
e m'hai chiesto piano, dolcemente:
"Che è successo, che ti prende?"
In sonno m'è venuto per la mente
quando vestivamo un'altra età:
ti regolavi assai diversamente
m'avvinghiavi e ti spostavi qua.
Or faccio in mo' di non destarti
e tu lo stesso fai per non svegliarmi
ma mi fermo ancora a contemplarti
muto in silenzio senza disturbare;
lungamente ti vorrei baciare,
ma mi limito solo a rimboccare
quella coperta che non vuol sostare.