Tra il grigio della folla
Con rabbia e fatica invano
Consumi la tua vita.
Nel dolce succo la giornata spendi
Ma tu viverlo non puoi:
altri che dall’alto fan guardia
assaggiare possono il nobil frutto.
Le ore del giorno conti,
il caro nido vigore ti dona,
instancabile fino all’ultimo resti
e quando la luce inizi a scorgere
una fitta gioia ti avvolge.
Esci dal buio e dal freddo,
entri nel candido mondo:
la brezza notturna ti innalza
e le stelle infinite contare adesso puoi.
Gli alberi immensi alla vita ti portano
Che come tu nasci diversa scorre
Ad alcuni lenta ad altri fugge,
l’un si solleva l’altro scende.
E mille gradini tu ti dipingi
Ma ordine e pace non sei capace dare:
più alto e più basso non riesci a scorgere
nella scala a chiocciola dell’esistenza.