Cara allegria
Sei rara amica mia,
vieni, t'aspetto!
Al mio balcone
Sale l'odor del glicine;
forse è gardenia.
Tra me e l'Inverno
Vendemmia, foglie secche,
castagne arrosto.
Falde bianche di nebbia
pesanti sul mio cuore;
non ce la faccio.
Come aquilone
Si schierano le rondini,
fuggono via.
Le tue parole
Son bolle di sapone:
Tornano gocce.
Sento felpato
un passo nella notte:
oh, è il mio gatto.
Pioggia leggera
tamburella sui vetri:
dovrò lavarli.
Verrà Natale,
un bel cappotto nuovo
mi scalderà.
Ho tanto sonno,
sto già dormendo in piedi;
vorrei svegliarmi.