Davanti alle mie pupille
Tu pensi che le antiche leggi
Possano concedere una pausa
A profezie minacciose
E che i fabbri immortali
Lascino aperta la porta
A
Saluti brevi
Quasi l'omaggio ad una artista
Al suo splendore
Luminoso e verde
La notte è lontana
E l'attesa non può essere
Una tarda condanna
Ma
Io ho imparato altro
Da te
Il pensiero è nei suoni
Che non si possono contare.