La fortuna nemica si lascia inseguire,
in questo viaggio tan lungo che,
infinito,
mi pare.
La solitudine, che al ritorno, (sempre puntuale!)
mi accoglie alla sera, mi ricorda chi sono io ora,
e chi ero io,
prima.
Ma i lunghi anni di fatica,
a chi li ho prestati, no, questo non lo ricordo più.
Se oggi mi vedi sorridere caro amico,
è perché non sto pensando.