Ad occhi chiusi
oblio le mie paure,
le mie dure amarezze,
spazzo le brezze di sconfitta
vezzeggio l'anima trafitta
dai tanti torti tollerati,
scusati, assolti, archiviati.
Tra crespe del mio troppo fare.
mi trastulla un salto nel nulla,
un tuffo nel creato,
e mi sento rinato
torno al mio primo giorno.
Mi astraggo,
teorizzo germogli ed albe nuove
e non mi sembra vero
che le mie risorse quasi a zero
tornino attesa.
È ancor tutto sorpresa:
cambia in salita la discesa
ogni asperità si fa distesa
basta solo sperarlo,
crederci, volerlo,
e fermamente amarlo.