Ti ricordo giovane
Quando negletto il
Tuo Paese, a noi vicino,
a sé stesso era lasciato.
La tua storia iniziò
tra noi su una pagina
di giornale; ci stupì
il tuo "Si" ad una
vocazione grande e
per nulla abituale.
Te ne andasti sola
in quell'Oriente oscuro
a portare la Parola,
senza pensare come,
senza contare quanto
non temendo il tuo
ritorno, di cui nessuno
era sicuro e che sarebbe
accaduto, chissà, quando?
Poi uscisti dai pensieri
Dei più e passò la vita!
Solo qualche riga ci
narrava quel che facevi
per le strade di Calcutta.
Ti rividi poi, ancor più
rimpicciolita, coperta
dai segni di stenti e
di fatica che mai
riusciron a toglierti
quella luce fiera, che
dagli occhi t'usciva
come una bandiera!
Rividi il tuo sorriso
grande, smagliante,
nel vuoto che la folla
t'aveva disegnato intorno,
parevi un gigante; una
fiera delle foreste
tra i lembi del tuo
vestito bianco e celeste.
Era d'estate, caldissimo
il giorno: era quello
il primo del tuo ritorno;
la tua parola s'alzò alta
nell'aria profumata,
incisiva, mentre ogni
cosa scompariva e
l'attenzione trascurava
persino il Papa che t'era
accosto. E sei rimasta
qui, nostra Beata! Iddio
t'ha chiamata,
"Si, Madre Teresa"
Egli T'ha voluta al
Tuo posto!