Eterna volontà mi reca sordo
e paura adesso scende...
Lame di trame di ricordi affiorano dai campi come cipressi spessi
nessuna memoria è più utile della colpa!
Graffio steli di fiori recisi tutti nelle mie lacrime rosse,
mi sposto per non far cadere e rimango lì...
Quasi dimenticato come un reperto sul cammino vitale.
Di tanti volti noti ecco che accechi adesso...
mai sentito e mai voluto davvero,
come un delitto che verrà scontato nella prossima competizione.
E suono corde di lacci stesi al sole per iniziare a sgretolare i sensi persi durante la notte.
Solo violenza accolgo in questo giorno come feste matrimoniali.
La sposa è scomparsa, lo sposo impetuoso rompe ogni argine e urla al suo mondo
che non è sempre stato lì!
E scrivo quasi a giustificare e divenire sempre...
Chiudo lentamente gli occhi del mio ventre e riposo adesso, in ogni mio istante.