Quest'anno
poco m'ispira l'autunno
magico spiritello
che fresche folate di vento
cavalcando
sparge dorati e sanguigni colori
sui boschi e nei giardini.
Colpa forse di quest'estate
balorda
che con copiose piogge
ha deluso
vacanziere aspettative
lasciandomi sulla pelle
un inappagato desiderio di sole.
Però
non nego che mi emoziona
commuovendomi
vedere le mani aperte degli alberi
-foglie accartocciate, alcune ancora verdi-
agitarsi come a salutare
volare basse per rotolarsi ancora
sulle note di un vento
che racconta storie
scritte per i miseri mortali.