Pregna d'aromi l'aria di brughiera,
Nei silvani silenzi, son riapparse
Ginestre sulla rupe di scogliera
E dall'onda conchiglie rosa sparse
Sopra la terra molle.
Occhi di luce sopra verdi zolle,
e prigioni di mia malinconia
Che nell'ombra ricolma mille ampolle
D'oro, d'amaro tè e monotonia
Di parole fuggenti.
Scrosci d'acqua che allagano le menti,
E polveri che offuscano i pensieri;
Spezzando rami verdi ed innocenti,
Muti e nascosti quelli più sinceri
Tra boscaglie di bosso.
Il cuore grida e l'animo già scosso
Si eleva sugli acrocori del monte,
Nell'aria chiara e fresca lungo un fosso,
la quiete spiana l'anima e la fronte,
Distesa di letizia.
Il cammino si ferma ed è mestizia
Per parole che mai furono dette;
nell'intimo salvate con dovizia
di quel geloso amore che cedette
nell'ora della sera.