Solo cenere intorno,
un deserto di disperazione,
di miserabile afflizione.
Dardi bollenti al cuore,
al viso, alle gambe e alle mani.
Ovunque un ridondante scroscio
di depravazione.
Tu, sai di aria infetta
che mi soffoca con la paura di respirare.
Tu, sei un crampo alle gambe
che mi impedisce di camminare.
Tu, non mi uccidi
ma mi blocchi la vita.
E mi sento come un accendino scarico
le mie scintille schizzano via affannate.
E il mio desiderio di vita
vede una lacrima rosso sangue rigarmi il viso
E tu, pingue e felice
ti crogioli nella tua beata perversione.
Poi un fioco bagliore illumina l'orizzonte.
C'è bisogno di guardar lontano,
oltre la fetida nebbia,
lì dove l'aria è più fresca.