Possano i miei pensieri irrigarti
ore, anni e secoli;
le stelle fatte prigioniere
ammaliarti e divellerti un sorriso.
Possa un bacio ora,
effigiarti un fulmine nel cuore
e con tale potenza, le mani
farti ondeggiare come un vascello,
fare l'amore e frinire quanto ti amo.
Apprezzo decisamente i suoi commenti... ho pensato di utilizzare la voce onomatopeica "frinire" , derivata da fonosimboli per donare un po' di musicalità ripetitiva, in serie quale è il "ti amo" nel corso della vita.
L'utile presenza di immagini tratte dall’incomparabile bellezza della natura potenziano la dolcezza del verso, che ammiro perché decisamente superiore agli altri. Non avrei usato quel FRINIRE, ricorda l’assordante frastuono delle cicale.