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Lo scrivano

Sembrerebbe strano,
ma esisteva lo scrivano.
Praticava il suo mestiere
nelle strade del quartiere,
si poteva anche trovarlo
nel loggiato del San Carlo.
Fermo lì col suo banchetto,
elegante in doppiopetto;
carta, penna e calamaio,
anche al freddo di gennaio.
"Professò devo spedire"
-Presto si, che devo dire?-
Svariati gli argomenti
dipendeva dai clienti:
curiosi, eccezionali,
molto spesso personali.
Non celavano segreti,
falsi, seri o indiscreti.
"Quanto costa, professò?"
-Ma, dipende, non lo so;
dieci righi quattro soldi,
tutto pieno fino ai bordi.-
Della vita quotidiana,
della Napoli campana
lo scrivano professore
era come un confessore.
Una usanza regionale
a dir poco geniale.
Era il mondo della gente
che aveva poco o niente,
che credeva negli affetti
con i pregi e coi difetti,
che felice stornellava
anche quando non mangiava;
per mancanza di cultura
un rimedio su misura
ormai tutto tramontato
ma che io non ho scordato.

 

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7 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Anonimo il 08/11/2014 21:20
    Una lirica molto profonda e commovente... molto bella complimenti!!!
  • Don Pompeo Mongiello il 08/11/2014 12:31
    Maestria eccezionale sia nella forma che nel contenuto.
  • loretta margherita citarei il 08/11/2014 03:58
    e poi arrivò la televisione e il maestro lanza-Dio l'abbia in gloria-che insegnò ... bravo ugo, 1 abbraccio
  • Anonimo il 07/11/2014 18:43
    ... questa poesia è una miniera di ricordi, e i ricordi, si sa, sono quanto di più prezioso possa avere un uomo. E tu, oltre ad essere un bravo poeta, sei anche un uomo "ricco".
    Un abbraccio.

7 commenti:

  • Dora Forino il 07/12/2014 10:54
    Belle immagini nel riportare alla luce la figura dello scrivano del paese.. Apprezzata!
  • Mario Olimpieri il 24/11/2014 09:18
    Ricordi di un passato, scritti con efficacia e con elementi storici.
  • Maria Rosa D. il 23/11/2014 20:24
    Una figura ormai scomparsa ma che tu descrivi e ricordi benissimo in questa nostalgica poesia. Ammirata!!!
  • silvana capelli il 23/11/2014 18:30
    Apprezzata questa bella poesia, tutto tramonta ma niente si scorda,
    bravo e complimenti per il tuo bel poetare.
  • nicoletta spina il 22/11/2014 21:28
    Bellissimo inno ai tempi andati e ad un personaggio con un ruolo importante. La descrizione con rima impeccabile è un affresco appassionate ricco di simpatia e reale bellezza.
  • Rocco Michele LETTINI il 07/11/2014 19:36
    Mi ha fatto ritornare bambino e pensare... quanto hai decantato con passione... ELOGIABILE PER QUANTO TRASMETTE...
  • Vincenzo Capitanucci il 07/11/2014 18:48
    bellissima Ugo.. c'era poca cultura.. ma si stornellava di più.. quindi.. la cultura ci ha rovinati,, no ci permette di scrivere e di leggere poesie come questa..

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