Spossato chiudo gli occhi e sogno.
Sogno di una notte di luna piena.
Di una notte in cui succedono fatti non abituali,
difficili a spiegarsi ma semplici a vedersi.
Mi lascio trasportare dagli eventi
per poi restarne stupito.
Vedo odo e percepisco.
Poi incredulo e sfinito cedo.
Vedo luoghi insoliti,
odo suoni singolari,
percepisco sensazioni familiari
ma distanti.
Vedo quel boschetto con la sua ombra
e sprazzi di luce filtrare dai rami dell'antica quercia
a creare finestre con cortine da contorno.
Vedo davanti a me
quella creatura dall'aspetto delicato
emanare un fragrante profumo,
sublime nel suo complesso.
Odo folate di vento
sollevare foglie secche
in una folle danza alla vita
e gocce di pioggia
picchiettare sui vetri delle finestre
a creare suoni armonici e sinfonici.
Sento un calore espandersi in tutto il corpo
e infuocarsi fino a bruciare le carni.
Piccole aperture squarciano confini
di un mondo nascosto e segreto.
Misteri antichi riemergono alla coscienza
evocando ricordi sepolti nella memoria.