Io non posso appartenere a questa generazione
Dove quel che conta è apparire in televisione
Dandoci in pasto reality e loro verità
E non la chiamano violenza ma popolarità
E ti danno del fallito, o sbandato o travestito
Soltanto perché un tuo sogno ti ha tradito
Mi danno dell’ubriaco se rido troppo forte
E mi chiamano pagliaccio perché scherzo con la morte
Io non posso appartenere a questa generazione
Dove il politico viene assolto
E il cittadino è sempre più coglione
Perché ancora lui ci crede al partito, alle votazioni
E i mafiosi un tempo li mettevano in prigione
Ora su un altro manifesto per la prossima elezione
E mi danno dell’ubriaco se rido troppo forte
E mi chiamano pagliaccio perché scherzo con la morte
Io non posso appartenere a questa generazione
Dove la vita conta poco dove i soldi han più valore
e si ha paura anche di uscire, di camminare, di partire
perché si sa quando si esce e non quando si può tornare
perché l’unica soluzione all’odio che c’è in giro
è l’amore che si mostra verso chi ti sta vicino
Mi danno dell’ubriaco se rido troppo forte
E mi chiamano pagliaccio perché scherzo con la morte