Ooooohhh, finalmente qualcuno che ricorda il ruolo chiarificatore del silenzio e la sua magia nel rivelare quanto alle parole sfugge. Il silenzio è certamente incomprimibile e indeformabile, a differenza delle parole che tutto comprimono e deformano per lo stesso ruolo che a esse si è assegnato di saper circoscrivere la realtà. Certo, è una comprimibilità necessaria per poter fermare il reale in forme precise, altrimenti come lo potremmo spiegare, capire e, prima ancora, amare come merita? Il silenzio ha un altro ruolo, invece, di riconnetterci all'incomprimibile naturale della realtà laddove le parole la comprimono amabilmente ma artificialmente. Quindi un applauso a lei.