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Natura e giustizia

Fiorisce il mio giardino nel tuo cuore,
infinite emozioni nell'abbraccio,
parole appassionate mentre taccio
l'afflizione nel dolce tuo tepore.

Volano i miei pensieri e nel tuo amore
raccolgo i tuoi respiri dolci e giaccio
e al sogno di te subito mi affaccio
e m'abbandono quieta per ore e ore.

Trascorre il tempo inconscio nel profondo,
l'azzurro fiume scorre verso il mare
s'illumina il tuo grembo aureo e fecondo.

Come turbine lo vedi sullo sfondo,
raccoglie sterpi ingombri da gettare
nel vuoto del dolore tutto il mondo.

Così tutto l'immondo
si dissolve nel chiaro e immenso cielo,
ogni fiore alla luce alza lo stelo.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • cristiano comelli il 20/11/2014 16:39
    Un ottimo connubio di immagini per esprimere l'abbraccio tra natura e giustizia, cara Verbena. Mi permetto di fare miei i suoi versi per dedicarli a chi, purtroppo, in questi giorni, sui suoi territori martoriati da pioggia e fango, non ha sperimentato della natura la dimensione della giustizia. E lo faccio come speranza che la natura, in quelle zone, possa ritornare a esprimere quanto prima il volto giusto da lei così dolcemente descritto. Complimenti.

4 commenti:

  • Verbena il 25/11/2014 20:26
    Grazie per la correzione Giuseppe Vita-
  • Giuseppe Vita il 24/11/2014 10:17
    È un bel sonetto caudato, solo che il primo verso della coda dev'essere un settenario.
  • loretta margherita citarei il 20/11/2014 18:51
    belle immagini, coinvolgente, complimenti
  • Verbena il 20/11/2014 17:22
    Grazie Cristiano per i complimenti e, soprattutto, per il pensiero di rivolgere i versi di giusta giustizia a chi in questo tempo così tormentato, ne ha bisogno.

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