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Guapperia - finale

Peppino, lo nonno buono e caro de Pascqualino,
na pulce dinte e recchia aviette, e conferma avendo,
la scoppietta prese, e con attenzione guardava ne lo mirino,
non si sarebbe mai perdonato lo sbaglio mirando.
E lu guappo senza onore, se presentava 'satto dintu u mirino,
e nun perdendo tempo o nonno sparò, e lo Bieco saltellando
se trovò bocconi su lo agghiacciante asfalto,
e mai potette più salir quei scalini così in alto.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 23/11/2014 07:03
    ecco il nonno buono.. della tradizione.. lo Bieco saltellando
    se trovò bocconi su lo agghiacciante asfalto, .. se avessimo imparato qualcosa da tutto questo.. ma mi sembra di no..
  • Rocco Michele LETTINI il 22/11/2014 15:45
    Sinceramente dispiace leggere la parola "finale". Era fantastico scorrere i tuoi verseggi... IL MIO GIUDIZIO: ECCELENTE.

1 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 22/11/2014 14:50
    Innanzitutto in tutte e nove le poesie di "Guapperia" si è seguito un criterio rigido sia per quel che riguarda la rima, sia per la lunghezza del verso, che vuol essere in Endecasillabe, tanto per dire a Giuseppe Vita, che di poesia credo di saperne più di lui.

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