Sentivo La tua voce in lontananza,
l'urlo della tua domanda angosciata;
impotente ascoltavo desolata
senza poterti incutere speranza.
Ti rispondeva il cuore dalla stanza
dove giacevo desta e sconsolata;
volevo che sentissi l'accorata
mia risposta, leggiadra come danza.
La vita scorre e l'anima si svuota
sorvolando quel mare di dolore
che increspa l'onde e l'anima vi nuota.
A braccia tese attendo che si scuota
dal torpore, delirio senza amore
aggrappato e sospinto da una ruota.
Come cigno si libra
basso in volo, il pensiero ti raggiunge,
la meta illuminata nulla aggiunge.