Sangue rappreso
da mille percosse,
viso bagnato
da sputi e da lacrime,
ossa incrinate
dal peso dei calci,
così donna ferita
trascini i tuoi giorni
nell'attesa di un mondo
senza violenze.
Eppure anche tu
un giorno hai sentito
carezze sulla pelle
e frasi d'amore,
anche tu hai creduto
nell'amore dei libri,
offrendo te stessa
a chi ha poi violato il tuo corpo.
Come te tante, troppe
subiscon ferite
nel corpo e nell'anima,
troppe sepolte
da pietre ed insulti,
troppe rinchiuse
in case senza porte e finestre
in balìa di orchi mostruosi.
Oggi dono un fiore,
un fiore fatto coi raggi del sole
e la luce fioca delle stelle
a chi giace in casse di legno
massacrata da mani assassine,
a chi porta i segni delle violenze
subìte sulla pelle e nel cuore,
a chi intride di lacrime
cuscini come sudari di rabbia.
Perdono, vi chiedo perdono
e aspetto quel giorno in cui
non ci saranno più pugni sul viso
ma solo braccia aperte per accogliere
chi dà la vita e l'amore,
chi dà i sorrisi e la gioia,
perchè senza di voi
non avrebbe senso la vita.