Avevo terrore persino della mia ombra,
mi faceva paura anche lo scricchiolare di una porta;
mi ripetevo che era colpa mia...
Avevo timore di guardarmi allo specchio,
poichè lividi e cicatrici mi provocavano lacrime;
mi ripetevo che era colpa mia...
E sentivo ancora i polsi stretti e legati al letto,
come avessi ancora quelle corde che mi rendevano schiava;
mi ripetevo che era colpa mia...
Soffocavo tutte le mie urla d'aiuto sotto il cuscino,
ogni notte, per non svegliarlo, per non subire altre molestie;
mi ripetevo che era colpa mia...
Mi è sempre mancato il coraggio per reagire, per fuggire,
forse troppo tardi mi sono accorta del dolore che provavo;
mi ripetevo che era colpa mia...
L'angoscia mi riempiva l'animo dal color grigiastro ormai,
i pianti battevano come tamburi in testa;
mi ripetevo che era colpa mia...
Forse ho capito troppo tardi,
forse troppo tardi ho scelto di reagire;
non era colpa mia, ma sono stata troppe volte in silenzio.