Amico mio non pianger la tua pena,
dagli occhi, cristalline e silenziose,
scivolano le lacrime preziose,
Sul macigno fa canto una sirena.
Discernere la strada più serena
tra proposte asservite e indignitose,
l'allerta dentro il cuore con spinose
parole che ti adombrano la scena.
Al fondo del tuo cuore dolce e buono,
la sensazione vuota di un impegno
che giungere ti può come un bel suono.
Ritorna ad esser libero nel dono
ch'è dato senza prezzo con un regno
senza re né regine su di un trono.
Non c'è amico che possa dirti chiaro
ciò che ti preme in cuore se è più caro,
ognuno ha il proprio sole.