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Cavallo da corsa

Alla partenza scalpiti fremente,
gagliardo alzi le zampe; ti dilati
le froge mentre i tuoi nitriti urlati
attirano la folla già impaziente.

Sbuffi, indietreggi, aspetti solamente
il via per far lo scatto e poi, affiancarti,
correre gareggiando, scatenarti.
Al galoppo veloce vai furente.

Proteso dallo zoccolo al garrese,
con la criniera al vento, hai superato
senza affanno, falcando a zampe tese,

gli altri fendendo l'aria forte e fiero.
Quando all'arrivo giungi trafelato:
lingua pendula, bava, aspetto altero,

pieghi il capo alla folla in umiltà,
felice per la nuova sfolgorante
tua vittoria, io mi avvedo della mia
piccola e complicata umanità.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 07/12/2014 11:01
    Verseggio unco... per stile e... per tema trattato. Felice Domenica Ver...
  • cristiano comelli il 06/12/2014 23:36
    Sublime componimento che ritrae con rara nitidezza espressiva e contenutistica la regalità innata degli equini.

1 commenti:

  • Verbena il 07/12/2014 11:33
    Grazie di tutto cuore signori poeti.

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