Ampio nastro tra sponde colorate
da bruni tenui d'alberi invernali.
Acque ora quiete, giù a valle arrabbiate
per violenti, impetuosi fortunali.
Scorrono minacciose nei canali,
sotto le strade, tra case, obbligate.
Spingon con furia le onde micidiali,
allagando le case di borgate.
Acqua che picchia i tetti; tempestosa,
si abbatte sulle piante, spezza rami.
Affonda nelle terre ed impietosa
fa franare montagne in fango e strami.
Ma tempo e sole asciugano ogni cosa,
anche il pianto di gente che ha perduto
il frutto d'un lavoro senza posa,
alacre ed ora tutto gli è dovuto.