Apprezzo, come di consueto, questa resa in italiano del latinorum che non è soltanto letteraria ma anche di un mondo che, per fortuna, continua a vivere e lasciare tracce di se; credo avesse ragione il compianto Cesare Marchi quando scrisse "Siamo tutti latinisti", libro che forse lei conosce e nel quale Marchi cerca di spiegare il senso di alcune tra le pi
celebri massime latine. Venendo al merito dell'haiku, tenere lontano il volgo è proprio o dei presuntuosi o di coloro che ritengono che il popolo non possa dovutamente apprezzare, nella sua maggioranza, certi contenuti di pensiero o di azione. Ma i re senza popoli esisterebbero mai? E gli scrittori senza i loro lettori? No. Quindi a che servirebbe tenere il volgo a distanza?
Gli esseri umani non si possono distinguere per ceto sociale né per aspetto fisico o colore della pelle, tuttavia sentono e interpretano la vita in relazione al livello evolutivo della loro anima
Anonimo il 19/12/2014 17:31
Nel nostro tempo certe barriere non hanno importanza. Forse, è la diversa educazione che spinge a fare distinzioni di tal sorta. Orazio temeva il volgo come oggi si evitano le persone volgari.
Eppure grazie a loro che abbiam il pane quotidiano, profano o non profano portano i calli a le mani per dar da mangiar alla plebaglia, che siam noi. Da la sua bella villa Orazio era un gran pirla.
Come se mettessi tra me e loro.. uno schermo di sole... ma questo tuo ribrezzo.. Mallarmè (qualcosa mi ha fatto pensare a Lui e al suo ermetismo..) .. per il volgo profano... io aborro .. e d'Amor.. verso l'oro.. io spingo.. ... L'ho trovato Sublime Michele..