Nello stagno
dei gabbiani scuotevano le ali
l'acqua s'alzava fino ai loro corpi
a quella improvvisa doccia
d'acqua piovana e terra
sembrava che fosse giunta per loro
una cascata di terrigna felicità!
Il cielo plumbeo rifletteva
sull'acqua stagnante una luce azzurrina
che pareva uno spicchio di mare
e quei volatili senza più pesci né sabbia
s'erano adattati a vermi e terra.
Nel mentre che incedevo a passi veloci
pensai a tutte le mie illusioni indotte,
al cibo contraffatto ingerito per bisogno
o per ingordigia; pensai alla fatica
ad immaginare che uno stagno sia il mare
ed il mio vero siano le mie ali.