Andare a ritroso non potrà guarirci.
Ferire non ha senso chi ci tocca
con le chele sterili e spuntate.
I frutti del mare e della terra
sono di tutti quando non ci sono.
Del monte plumbeo,
inoperoso e scarso
della pianura brulla
che odora di Chanel e indossa messi,
pettinata da un ingenuo vento
cieco, per volontà, dell’illusione.
Nella povertà della pochezza,
ci tuffiamo nella pentola bollente
per soddisfare infiniti commensali,
che esigono, altresì, un bell’aspetto
e, in ogni piatto, rigagnoli di sangue.