Non è il silenzio che mi dà timore
Ma quel ronzio che nasce prepotente
È come un guappo che non paventa nulla
Strazia e ferisce a morte i miei pensieri
Non è un dolore, e poi cos'è il dolore?
Ma temo il giorno che potrà arrivare
Al 'improvviso, senza darmi un tempo
O il tempo forse l'avrò io già sprecato
E quella quiete che sogno immane e bramo
Si sfalderà come fosse neve al sole
E allora sì comprenderò il silenzio
Ma nulla ormai potrà farmi paura