Mi rivedrai tenui bagliori
di un languido tramonto,
nelle gocce di rugiada,
in un raggio di sole che filtra dalle persiane,
nel volto di ogni donna
che accoglie con un sorriso
anche lo sguardo, l'insulto
l'indifferenza di chi,
ha messo al mondo.
Udrai la mia voce
nel silenzio di una chiesa,
nel vento di marzo,
nello sciabordio delle onde.
Avvertirai il mio profumo quando la zagara fiorirà,
ancora nel cortile di casa.
Stringerai le mie mani incontrando il mio sguardo incompreso e prigioniero
di un destino.
Assaporerai le delizie
della vita, e ogni qual volta
berrai un sorso d'acqua fresca
nella calura estiva
o mangerai pane caldo
nelle gelide sere d'inverno,
scorgerai in quell'acqua la mia immagine tremolante
e nel calore che emana
il pane caldo, l'amore di una donna
che và oltre la vita.