L'anima mia ferita, volge lo sguardo ad un fiore,
di colore acceso è, da portargli calore e amore,
Bach a suo tempo l'ammirò e in un mi minore,
con altre note l'adornò su la scala del sol maggiore;
ed in una danza fra violini e violoncelli
essa si muove leggiadra e non sente più dolore,
da saper affrontare tutti i bei monticelli,
e quando in cima ormai è, però non sente più il core.
Tu la stuzzichi, e a poco a poco si riprende,
si sente in Paradiso, eppure è solo il tuo bel viso,
occhi più felici, mai prima visto aveva;
sorridendo dal corpo esce e a te prende
e sul vortico di quelle stesse note, senza preavviso
ti porta lontano e mai ti mente.