Non era questa la vetrina
che volevi dare ai tuoi sogni,
con le sue luci afone
e quei tuoi saluti
che non hanno risposta
dai clienti frettolosi
della sera.
Commesse col sorriso
stampigliato sulle labbra
in quei weekend logoranti
quando i saldi di stagione
sono campi di battaglia.
Commesse con la schiena
che brucia la sera,
dopo aver rimesso a posto,
per la centesima volta,
una pila di magliette
sgualcite, finite a terra
sopra il pavimento.
Commesse come fatine,
per dare consigli a donne
sempre a caccia di primizie
e taglie strette
per l'imminente estate.
Commesse con il mare
dentro agli occhi
e quello sguardo
stanco e trasognato
che rincorre il destino
per una sorte migliore,
che non sia più precaria...