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Amore di Livorno
Estasi marina,
soave creatura dall'aura portuale,
del prisco fruscio gravida,
delle canute e fiere scie
dell'Accademia Navale,
germoglio tuo fu per ogni generazione,
lo sguardo indomito
d'Ercole Labrone.
Mitologia da cui agli albori,
sedotta fosti e ammantata,
e perciò stesso or da chi ti ama,
labronica sei denominata.
Fiorire di mani di mercanti,
ch'alfieri fuoro e sono
d'un'offerta vasta e senza fine,
figli della libertà,
ch'a tracciar avesti con le leggi livornine.
Profumo di pagine ancor s'ode,
a guisa d'inestirpabile poesia,
la letteraria daga del diritto,
che cesellata fu dal Beccaria,
qui fu infatti tra le tue labbra serene,
che la luce conobbe
"Dei delitti e delle pene".
Sulle rive del tuo indomito patriottismo,
anco ebbe a consumarsi
il travaglio d'uno spumeggiante socialismo,
quando del partito la scissione,
allo sbocciare del partito comunista
diede il primigenio fiato e la ragione.
Livorno
pelle eburnea
sguardo che su te si stende come lieve tocco
tra il Cisternone e la torre del Marzocco,
Livorno ch'a Dio spedisce ogni pensiero,
tra i pellegrinaggi che luccicando vanno
al santuario di Montenero;
labrona eterogenea e cortese,
che divina sei abbraccio,
per l'ebreo e per il valdese,
dama traboccante di delizia di colori
dei macchiaioli e di Giovanni Fattori.
Livorno
dal grembo delle tue sicure mani,
origin ebbe
il talentuoso sciabordar del Modigliani,
di note zampilla la tua fontana,
purezza rivelata da Mascagni,
che padre fu di Iris e Cavalleria Rusticana.
Il porto brilla ancora di canzoni,
a te dedicate
dal maledetto Piero Ciampi,
poeta assai presto svanito,
di indomabili emozioni.
E così, come sorriso fresco di bambino,
si rivela ancor l'incanto
del castello di Sidney Sonnino
nome dalla storia non perduto,
per l'espressione "Torniamo allo Statuto".
Statua dei quattro mori e piazza Grande,
conchiglia di risposte al bello,
e sul bello demiurga di domande,
da Ardenza a Limoncino
da Montenero a Salviano,
Livorno,
di salsedine e di triglie profumata,
sempiterna seduci il cuore umano.
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1 recensioni:
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- Livorno la Rossa.. dalle satiriche labbra in fuoco..
- Adorata Livorno...
con gioia ritorno...
LA CITTA' CHE INFIAMMA... FELICE DOMENICA
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