Venezia pur antica
sempre giovane appari,
come a non far fatica;
sei amata senza pari,
in specie sotto i fari.
I popoli del mondo,
nel grande girotondo
di viaggiatori vari.
Bella ti mostri e impari
ogni dì a far rubrica,
della tua gente amica.
A festa sei vestita,
tutta pizzi costruita,
sembri fatta in mollica;
anche di cielo ornata.
Ricchi premi in tua gerla,
volto di madreperla;
dal mondo sei onorata
e sempre visitata.
E le tue notti azzurre,
posson gli amanti indurre,
nei tuoi tramonti d'oro,
ad averti per loro
ineffabil dimora
di speciale bellezza;
mentre la sera scende,
ogni lume s'accende
e il cielo t'accarezza.
Alita dolce brezza,
su di te che sei magica;
da tradizione atavica,
di sposi innamorati,
in viaggio spensierati,
da te che sei magnifica
e da sempre ospitale.
Più dell'acqua Venezia,
alta è invero la Grazia.
Molto in profondità,
sta la tua umanità
a cui si potrà addurre:
gondole da condurre,
ed il tuo artigianato,
prezioso e colorato,
per gente da sedurre.
La gente tua pudica,
non ama sotto i fari;
vuol solo che si dica:
"Siam bravi gondolari".