Non è l'altezza che mi fa impazzire
e neppure quel fisico stupendo.
Non è il suo portamento o il suo vestire,
occhi, capelli, naso e via dicendo.
È quello sguardo furbo ed intrigante,
quell'aria assieme seria e divertita.
L'occhiata a un tempo ingenua e penetrante,
l'essere generosa e parassita.
Come nembo caduto nei paraggi
che viaggia accompagnato dal fragore
sul quale sempre un poco s'avvantaggia
colpisci chi con grande meraviglia
si trova quella freccia entro il suo cuore
che al Paradiso in terra rassomiglia