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Colpevole d'innocenza

Strappata l'identità
che d'innocenza
ti presentava
e di essa la vita
riempiva

tutto è processato
di te,
da condanne
senza appello
dissennatamente pilotate;
sconti pene d'altri
piangi lacrime tue

immolato capro espiatorio
mandato al macello,
dagli occhi sbarrati
di disperazione,
che limi
giorno dopo giorno,
per sbirciare un poco
di libertà

ma spasmi al veleno
ti contorcono,
rantolii assecondano
il respiro aspro
di cenere,
con la sete di rivalsa
che aumenta

vorresti vivere
per un pugno
di motivi
ma è la morte
che ti prende.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 12/03/2015 12:16
    È un inno alla giustizia o è la condanna della giustizia? A me la vostra poesia inquieta assai.
  • Paolo Villani il 12/03/2015 12:13
    Canto del disperato che paga per gli altri scritto con immagini molto forti.

1 commenti:

  • Alessandro il 12/03/2015 21:25
    Ogni società ipocrita ha un capro espiatorio da sacrificare, per voi voltare la faccia. Piaciuta

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