Il nome della notte è
fantasma erotico,
si nasconde in pieghe di un porpora intenso
e suona stanche sinfonie primaverili.
Ma il mio cuore veste ancora d'inverno
se tu non mi scaldi più,
se lasci un posto vuoto nel nostro letto clandestino
che sembra un'ombra
o un buco.
La notte ci chiama amanti
adesso che non trova le parole
per descrivere il nostro disagio:
la mia perdita di controllo,
il tuo essere squinternato.
A me piace scivolare;
innamorarsi follemente di un amore impossibile,
almeno a parole,
la disparità di situazioni emozionali
che ci fanno gioire
e disperare;
i dieci anni che ci separano...
non so come dirtelo ma:
io sono la tua risaia vuota,
riempimi con la mia acqua, ho sete.
E la notte mi chiama
e mi invita a cedere,
mi chiede di domandarti:
perché farsi così male?
Io vorrei vivere tutto liberamente in stile easy.
La notte ha il nome
Sensuale
di una lotta pericolosa...