Appena tu sbocciasti bianco giglio,
chinasti la corolla e poi reciso
nella torbida azione che ha diviso
ed oscurato il sole in un giaciglio.
Del firmamento tu eri dolce figlio,
nato nella tua casa con avviso,
crescevi con il pianto ed il sorriso,
fin quando non avvenne lo scompiglio.
Le lacrime piccine si asciugarono,
giocavi con la bambola e la palla,
amici del cortile si aggregarono.
All'albero fiorito si recarono.
Eri nel cielo azzurro un'alta stella
E tutti gli astri in cerchio si piegarono.