Dirò la verità,
vi giuro son sincero:
io di nome fo Ruggero
cognome Camposanto
residenza Cimitero
in via del Trapianto.
Il locale è un poco corto,
piuttosto decentrato,
ci dormo mezzo storto
e alquanto castigato.
Voi dite ch'è vietato
un furto una violenza
lo lascio spalancato,
a volte, l'occorrenza:
la reclamasse il morto!
Che c'è di tanto strano,
non credo d'aver torto,
l'ho costudito, è sano.
Son magro non consumo
io mangio raramente
per giunta poi non fumo
e non altero l'ambiente.
Sentenza non si stese.
Del giudice e giurati
commozione fu palese
tutti uscirono turbati.
Da quel giorno quella via
fu chiamata Di Ruggero
vi regnò tal simpatia
da scordare il cimitero.