Raccolgo le mie parole
disperse ai quattro venti
a volte mi vergogno
di tutti questi me
perduti tra la gente
ma poi mi dico
"Non si può esser sempre soli"
ma una banalità
resta una banalità
ti lascia un amaro
che sa di tempo perso
L'amore non è l'amore
è l'idea che ce ne facciamo
non so chi sei
non so chi sono io
non so nulla del mondo
mi affaccio spesso
poi mi stanco
in fondo siamo tutti soli
Abbiamo fatto tanto
quasi senza volerlo
c'è una forza nel mondo
che guida le piante e noi
ci spinge verso l'alto
e non ci fa pensare
ci dà visioni
la voglia di sognare
una pietra tagliata bene
è la base di una cattedrale
un solco profondo
il confine di una città
un'erba colta all'alba
ci guarirà dal male
oh Mondo, Mondo
tu sei solo specchio
ti adatti come creta
ad ogni sogno mio
solo, solo io
e nessun Dio
che non viva dentro me