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Crescere, Vivere

Crescere è faticoso.
Spaventa ogni cellula del nostro corpo,
ogni scia di energia sottile della nostra anima.
Così quando la vita ti mette in gioco
rispondi facendo un passo indietro,
tuffandoti in quello stretto angusto rifugio che hai creato
per nasconderti da te stesso.
In quel momento ti senti protetto.
Ma è un'illusione.
Trovi giustificazioni intrecciate e confuse
per motivare la tua arresa.
Ma non è quello il tuo compito.
Il tuo compito è evolverti.
L'evoluzione passa attraverso la comprensione.
Comprendere è faticoso.
Richiede attenzione, coraggio e forza.
Se non comprendi non puoi scegliere.
E se non puoi scegliere,
ti prendi quello che ti capita
e non quello che vuoi.
La felicità passa attraverso la consapevolezza
di chi siamo e di chi potremmo essere.
Le risposte sono nel nostro cuore, nei nostri ricordi,
nella nostra mente.
Le risposte scorrono nel nostro corpo
che chiede di essere ascoltato.
E poi la cultura, il sapere.
L'ignoranza ti uccide.
La cultura ti dona la vita.
La conoscenza abbraccia la consapevolezza,
l'intelligenza ed il sapere
motivano e sostengono la tua crescita interiore.
Allora il passo indietro
non è più la giusta soluzione per TE.
Cammina avanti, inciampa pure, abbi paura,
respira, e non smettere mai di essere fiero
perché oggi corri, inciampi, salti e cammini
sul sentiero della verità.
Sentiero profondo dai mille colori, dai mille odori,
con un'infinità di sorprese e di possibilità.
Sei adulto e non puoi più delegare alcuna responsabilità.
Ogni adulto ne ha le proprie.
Ed è un fantastico gioco alla pari.
Non siamo nati per stare da soli,
ma nemmeno con chiunque.
Crescere è faticoso.
Ma per VIVERE è necessario crescere

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Stanislao Mounlisky il 09/04/2015 20:52
    Un esordio non dei migliori, direbbe un critico vero. Io, che un critico vero non sono, uso parole più terra-terra: un esordio che è un mezzo casino...
    La ragione principale è che non basta scrivere dei bellissimi pensieri andando a capo ogni tanto per fare di un testo una poesia.
    Questo, a mio parere, ha le caratteristiche della prosa e come tale, fatte le opportune modifiche, meriterebbe di essere ripubblicato.

7 commenti:

  • Enrico Pagnoni il 05/06/2015 18:27
    Crescere è semppre difficile e molto spesso, se non si ha vissuto a pieno l'adolescenza,è fatica da accettare. Brava!
  • silvia il 10/04/2015 20:27
    Ciao Stanislao,
    gli errori di cui mi parli (un illusione senza apostrofo, o la "a" che precede angusto) sono chiaramente errori di copia e incolla del testo. Quando ho copiato il testo nello spazio riservato alla pubblicazione molte parole sono risulatate unite e nell'azione di correggerle, certamente è sfuggito qualcosa.
    Concordo con l'errore "ne ha le proprie", ma sai, nonostante una laurea quadriennale e tutto il resto, anche i colti, possono sbagliare.
    Oltre questo, immagino che tu sia un professore di lingua italiana e per tale motivo mi sento onrata di cotanta attenzione che hai messo nella mia opera e ti sono grata per i preziosi tuoi insegnamenti.
    Di certo continuerò a scrivere in prosa.
    Tuttavia, non credo sia esattamente questo il tuo compito, in tale sede.
    Se ho richiesto dei commenti non significa che tu abbia il diritto di esprimerti con saccenza e puntualizzazioni inopportune, ma d'altronde ognuno fa ciò che ritiene giusto.
    Detto questo, ti auguro una buona serata.
    Ciao
  • Stanislao Mounlisky il 10/04/2015 18:45
    Il commento anonimo è mio (e di chi altro se no?!?!). Ciao.
    Stan
  • Anonimo il 10/04/2015 18:43
    Ciao Silvia, per prima cosa ti rammento che hai richiesto tu di commentare la tua opera, in secondo luogo ti ringrazio di avere letto i miei più o meno felici parti poetici per vedere da che pulpito veniva la predica.
    Ho scritto, e confermo, che i pensieri espressi nel testo sono bellissimi, aggiungo che avevo compreso che erano frutto di un impegnativo percorso personale di vita e di crescita ed è questo ad avermi suscitato simpatia e tenerezza: se, come credo, sei molto giovane la profondità del tuo sentire è ammirevole.
    Ciò detto, ho definito il testo un mezzo casino perchè, come già ho scritto, il contenuto, profondo e intenso, è espresso con un registro linguistico ed una struttura che non sono poetici ma tipici della prosa; come se non bastasse, si notano refusi ed errori veri e propri e anche questi, se permetti, stridono fortemente con il livello ideativo:
    ... tuffandoti in quello stretto A ANGUSTO rifugio che hai creato
    ... Ma è UN ILLUSIONE (manca l'apostrofo)
    ... per motivare la tua ARRESA (per simpatia l'avevo segnalato come refuso ma con la presunzione di uno che conosce l'italiano mi arrogo il diritto di informarti che è un errore e anche grosso)
    ... non puoi più delegare alcuna responsabilità./Ogni adulto NE HA LE proprie (è sbagliato puoi scegliere tra: "ne ha proprie", "ha le proprie", "ne ha di proprie"
    Se non vuoi più essere letta e commentata non hai che da dirlo. I commenti buonisti non sono nelle mie corde.
    Con questo passo e chiudo. Buona serata
  • silvia il 10/04/2015 14:31
    Ciao Stanislao,
    Ti ringrazio per l'attenzione dedicata alla mia modesta opera.
    Accolgo con umiltà il tuo consiglio, concordando con te che lo stile nel quale scrivo si avvicina certamente di più alla prosa. Continuerò in questa direzione.
    Detto questo, poichè, come tu ti definisci non sei un critico letterario, vorrei capire con quale competenza definisci il mio esordio un mezzo casino. Ho letto delle tue poesie e non mi sembrano tutte degne di essere chiamate tali, ma giammai avrei l'arroganza e la presunzione di giudicarti pubblicamente.
    Mi spiace che pensieri profondi e frutto di un impegnativo percorso personale, abbiano suscitato in te solo simpatia e tenerezza.
    Grazie comunque ancora per aver speso il tuo tempo per commentare la mia opera.
  • Stanislao Mounlisky il 09/04/2015 20:57
    Ti segnalo un refuso: per motivare la tua... resa...
  • Stanislao Mounlisky il 09/04/2015 20:55
    Il tuo testo mi ha suscitato tenerezza e simpatia e spero di rileggerti

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