Muta di parole e sguardi,
la mia mente vaga lontano
in penombra,
dove il pensiero non ha confini
e tutto può sembrare reale.
Così col bisogno del ricordo e del pianto,
penso al mio passato e alla sua perduta giovinezza,
al mio presente fatto di tempo fuggente,
al mio futuro sconosciuto ed incerto nelle sue mille paure.
Quanta dolcezza nel guardarsi dentro
e perdersi in sè stessi!
Quali emozioni
nel vagare libero tra solitudini e silenzi profondissimi.
Mi scuoto,
e lentamente mi desto da un viaggio
nel profondo della mia anima,
del mio essere così fragile, così indifeso
rispetto alla grandiosità della mia vita.