Voglio cantare un inno alla poesia:
Arte sublime eleva la parola;
illumina l'istante e come fola,
trasfigura perché ogni cosa sia,
aulica ed infinita.
Compagna nei silenzi della vita,
ci tiene avvinti; grande è la passione
che ci ispira le idee, come emozione
di musica melodica e fiorita
profumata d'ulivo.
E c'innalza nel vortice creativo
fra le stelle; leggeri camminiamo,
pur dissimili, uguali diventiamo
e il nostro cuor diventa ricettivo
e si dilata al mondo.
Sa penetrare l'animo profondo,
e sboccia come un fiore nella mente,
lenisce anche il dolore più cocente;
ravviva il cuore spento e più infecondo,
coi dolci suoi languori.
Attinge ogni bellezza e i suoi valori,
alla fonte, permeando d'armonia
le corde dell'amore con malia,
accendendo le fibre degli ardori
nel luogo più nascosto.
Affina il sentimento e un po' discosto,
lo ricama con garbo, pizzi e trine
e nel pensiero nascono quartine
che mettono parole al giusto posto
con arte e fantasia.