È gelida nottata, tutto è ghiaccio,
nell'anima la brina non si scioglie;
rami in cuore spezzati e senza foglie,
svuotata di pensieri cupi e taccio.
Vorrei sentirmi al caldo nel tuo abbraccio,
nel tepore ma un brivido mi coglie
e mi serpeggia in seno e mi raccoglie,
tra le soffici piume dove giaccio.
Come se avessi il mondo tra le braccia,
percorro mari, monti e verdi valli
lontana da quel fatto che mi agghiaccia.
Il raggio dell'argentea luna traccia,
tra castani, di noci i verdi malli,
la strada dell'amor che il male scaccia.
La mano sotto il mento mi alza gli occhi,
mi fa vedere il regno degli sciocchi
vetusto e ormai lasciato.