Lame di luci cadono a illuminare,
sotto l'abside in ombra d'una chiesa,
voci armoniose intorno ad un altare
come un'unica guglia al ciel protesa.
E nell'ora del vespro della sera,
candide anime, agape suggestiva;
tra le navate vuote la preghiera
nel silenzio dell'organo saliva.
Raggi d'oro nel cuore chiuso e duro
che non sente l'invito dell'amore;
si nasconde nell'angolo più oscuro
per non mostrare il madido sudore.
Tra angoscia e solitudine il suo pianto
sollecita l'impulso all'abbandono:
s'aggrappa alla speranza che d'accanto
lo accoglie perché accetti il più bel dono.
Alza gli occhi dell'anima bugiarda,
ed abbagliato sente il cuor trafitto;
un volto tondo e buono che lo guarda
gli accarezza i timori e il mal sconfitto.