Lo vedo lì,
Al bancone,
Proprio come Me.
Vi giuro,
Non l'avevo proprio notato.
Ha ordinato un caffè
Proprio come. Me.
Che strano è stato
E allora ho pensato:
Che viaggio avrà compiuto!
Che storie avrà vissuto!
Poi mi si è insinuata,
Viscida certo,
Una domanda
Semplice e innocente:
Come si permette
Di starsene lì
Come se fossi niente?
Poi nella tazza ho guardato
E mi sono accorto che il caffè
Non meno del mio compagno
Era immigrato.
Così
Dal nulla
Mi sono accorto
Che rosso,
Proprio come il mio,
Sarebbe stato
il suo sangue
se si fosse tagliato.
E a colui che lo guardava con sospetto
Quel nero il caffè l'ha pure offerto.